in_bo è una rivista scientifica digitale e open-access, che pubblica contributi e ricerche di architettura e studi urbani. I saggi pubblicati possono essere in italiano o in inglese, selezionati secondo un processo di double blind peer-review. Nel 2016 è stata inserita nell’elenco ANVUR delle riviste di classe A ai fini dell'Abilitazione Scientifica Nazionale (macrosettori 08/D1, 08/E2, 08/F1). Nel 2019 è stata ammessa nel database bibliografico Scopus di Elsevier.  in_bo, fondata nel 2008 è di proprietà del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, ed è gestita in una collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, il Centro Studi Cherubino Ghirardacci (Bologna) e la Fondazione Flaminia (Ravenna).

Attraverso una call aperta, in_bo invita autori e autrici a inviare i loro contributi, sotto forma di full paper, su tematiche che caratterizzano la ricerca promossa dalla rivista. La call è continua e aperta durante tutto l’arco dell’anno. I contributi saranno valutati dalla redazione e, in secondo luogo, revisionati secondo un processo di double-blind peer review. L'ambito principale di ricerca di in_bo è l’indagine sulle forme passate e presenti dell’architettura e della città. La redazione è interessata a ricevere proposte sui seguenti temi: didattica dell’architettura, teoria del progetto, rapporto tra sacro e spazio costruito, storia e trasformazioni dell’architettura, della città e del paesaggio, senza limiti cronologici né geografici.

Avvisi

Patrimonio pubblico in trasformazione

2024-10-19

#CallForAbstract

L’obiettivo di questa call for abstracts è raccogliere contributi relativi a progetti virtuosi, interventi critici, analisi critiche complesse e complessive generali o particolari, narrazioni sul patrimonio pubblico recuperato o in corso di riqualificazione, provando a valutare in modo comparativo il bilancio di questi processi.

Si vogliono mettere a fuoco esperienze di restauro e di rifunzionalizzazione, ma anche individuare i fattori di contesto (normativo, politico-amministrativo, professionale, di mercato o di domanda sociale) che hanno generato e guidato – in maniera più o meno positiva – il recupero del patrimonio pubblico. Interessa far emergere quali siano gli effetti degli interventi di riqualificazione sul territorio e sulle comunità interessate. Si vuole, pertanto, verificare se, attraverso le previsioni di rigenerazione della città fisica, si manifesti un’effettiva e più complessiva rigenerazione del tessuto sociale, culturale ed economico in contesto urbano.

Call for Abstract

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V. 15 N. 19 (2024): Verso nuove estati. Passato, presente e futuro delle colonie per l’infanzia in Europa
Issue Cover

A cura di Sofia Nannini (Politecnico di Torino).

Lo stato di abbandono di numerose ex-colonie per l’infanzia sparse nel territorio italiano sottolinea l’urgenza di un dibattito scientifico-critico sulla storia e il futuro di questi edifici. Dalle valli alpine alle zone costiere, le ex-colonie per l’infanzia raccontano una lunga storia di sperimentazione sanitaria, pedagogica, architettonica e sociale che ha influenzato generazioni di cittadini e cittadine in Italia e in Europa negli ultimi centocinquant’anni. Ospitate in architetture tradizionali o dalla grande modernità, realizzate in materiali da costruzione duraturi come il cemento armato o effimere come tende, le ex-colonie hanno lasciato significative tracce, fisiche e non, nel paesaggio e nella società. Questo numero di in_bo ospita le più recenti ricerche relative alla storia delle colonie per l’infanzia in Europa tra Ottocento e Novecento – con diverse chiavi di lettura, dall’architettura alla pedagogia, dalla politica alla sanità – e mette in luce esperienze virtuose di riuso e restauro di tale patrimonio architettonico.

Pubblicato: 2024-07-01

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