Archivio
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V. 15 N. 19 (2024)Verso nuove estati. Passato, presente e futuro delle colonie per l’infanzia in Europa
A cura di Sofia Nannini (Politecnico di Torino).
Lo stato di abbandono di numerose ex-colonie per l’infanzia sparse nel territorio italiano sottolinea l’urgenza di un dibattito scientifico-critico sulla storia e il futuro di questi edifici. Dalle valli alpine alle zone costiere, le ex-colonie per l’infanzia raccontano una lunga storia di sperimentazione sanitaria, pedagogica, architettonica e sociale che ha influenzato generazioni di cittadini e cittadine in Italia e in Europa negli ultimi centocinquant’anni. Ospitate in architetture tradizionali o dalla grande modernità, realizzate in materiali da costruzione duraturi come il cemento armato o effimere come tende, le ex-colonie hanno lasciato significative tracce, fisiche e non, nel paesaggio e nella società. Questo numero di in_bo ospita le più recenti ricerche relative alla storia delle colonie per l’infanzia in Europa tra Ottocento e Novecento – con diverse chiavi di lettura, dall’architettura alla pedagogia, dalla politica alla sanità – e mette in luce esperienze virtuose di riuso e restauro di tale patrimonio architettonico.
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V. 14 N. 18 (2023)Città e territori di democrazia
La connessione tra le forme di esercizio del potere e quelle dello spazio va posta sotto continua osservazione. In un ecosistema coevolutivo, dove le società locali trasformano (e si trasformano con) gli ambienti in cui esse vivono, un perturbamento nelle modalità dell’abitare e del produrre finisce per perturbare anche le forme di governo, e viceversa. In questo moto di divenire e con-divenire, condizione di salvaguardia della democrazia è la tutela di ciò che qui chiamiamo città e territori democratici, dei quali abbiamo collettivamente tentato di circoscrivere senso, caratteri, limiti. Se essi siano espressioni reali o utopiche, constatazione o desiderio; se esistano modelli per attuarli; se esistano parametri che ne identificano la democraticità; se un’estetica li contraddistingue: a tali interrogativi cerchiamo di dare risposta nel presente numero della rivista in_bo a cura di Ilaria Agostini, Luigi Bartolomei e Elena Franco.
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V. 13 N. 17 (2022)Sacra didattica. Il sacro nella formazione tra architettura e design
in_bo vol. 13 n. 17 si sporge su uno dei temi di suo principale e costante interesse secondo una angolatura originale, ossia il rapporto tra architettura sacra e didattica della progettazione nelle scuole d’architettura contemporanee. Il volume, concepito in collaborazione con la Fondazione Frate Sole (Pavia) e a cura di Luigi Bartolomei e Andrea Conti, traccia una riflessione a partire dal sacro, come oggetto di massima espressione del progetto in architettura fino ad arrivare all’intrinseca relazione tra pedagogia della progettazione e sacro, inteso come complesso di riti, che si manifestano nelle pratiche didattiche di architettura. I contributi degli autori spaziano da casi di laboratorio di progettazione a riflessioni teoriche, e all’analisi delle pratiche di insegnamento e lavoro di architetti e artisti.
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V. 12 N. 16 (2021)Dominio del sacro. Immagine, cartografia, conoscenza della città dopo il Concilio di Trento
A cura di Mario Bevilacqua (Università degli Studi di Firenze) e Marco Folin (Università di Genova).
Fra Cinque e Seicento la geografia politica italiana si polarizza intorno a un gruppo di città di varia grandezza e tradizione: Roma e Firenze, Milano e Napoli, Genova e Venezia, Torino e Modena, antiche repubbliche e nuove capitali dinastiche, satelliti delle grandi monarchie europee e piccoli centri signorili. L’incontro – più sporadicamente lo scontro – tra i dettami del Concilio di Trento e gli interessi delle élites dominanti di queste città pone le basi per inedite forme di controllo sociale, culturale, spirituale, alimentando nuovi assetti e politiche urbani, in cui la presenza e la gestione del sacro diventa elemento fortemente condizionante. Protagonisti sono allora la capillare presenza degli ordini religiosi maschili e della clausura femminile, il rinnovato apporto della curia vescovile residente, l’entità parrocchiale e il suo ruolo di controllo e registrazione sociale, il consolidarsi della presenza confraternale, il sorgere di nuovi luoghi di culto e pratiche di devozione.
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V. 12 N. 6 (2021)La casa comune. Nuovi scenari per patrimoni monastici dismessi
in_bo vol. 12, n. 6 raccoglie gli atti della summer school "Nuovi scenari per patrimoni monastici dismessi" tenutasi a Lucca tra il 25 luglio e il 3 agosto 2019 e promossa dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, Centro Studi Cherubino Ghirardacci, Scuola Alti Studi Lucca IMT e dalla Comunità monastica agostiniana del monastero Corpus Domini di Cento. Il volume, a cura di Luigi Bartolomei e Sofia Nannini, offre riflessioni sul patrimonio monastico dismesso, con analisi che intersecano architettura, religione, diritto, economia, arte e storia.
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V. 11 N. 15 (2020)Raccontare la cittàin_bo vol. 11, no. 15 pone l’attenzione sul rapporto tra narrazioni e città, indagando il ruolo attuale di uno strumento e la sua capacità a farsi supporto delle pratiche urbane. I contenuti del volume spaziano da saggi brevi ad invito, articoli scientifici e lavori visuali, tentando di esplorare e tracciare nuove traiettorie sulla quale basare il futuro del rapporto tra il progetto di architettura, le narrative ed i fenomeni urbani. Il volume è a cura di Michele F. Barale e Matteo Vianello.
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V. 11 N. 5 (2020)Architettura oggi
L’evoluzione nel ruolo del progettista e nella didattica dell’architettura. Numero speciale.
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V. 10 N. 4 (2019)Landscape Education for Democracy
Landscape Education for Democracy. Creare un'istruzione partecipata alla pianificazione e alla progettazione del paesaggio per lo sviluppo sostenibile. Numero speciale a cura di Ellen Fetzer e Deni Ruggeri.
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V. 10 N. 14 (2019)Glauco Gresleri (1930–2016). Parole, progetti, relazioni
Numero monografico sulla vita e l'opera di Glauco Gresleri, a cura di Luigi Bartolomei, Marianna Gaetani e Sofia Nannini.
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V. 9 N. 13 (2018)New Frontiers of Construction Management Workshop
Atti del seminario New Frontiers of Construction Management Workshop, Ravenna, 8–9 Novembre 2018. A cura di Marco A. Bragadin e Kalle Kähkönen.
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V. 8 N. 12 (2017)Luoghi, Forme e Memorie del Lutto nelle Città Contemporanee
Atti della conferenza "Luoghi, forme e memorie del lutto nelle città contemporanee", Ravenna, 25-27 Ottobre 2017. A cura di Luigi Bartolomei.
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V. 8 N. 11 (2017)IL FUTURO DEGLI EDIFICI DI CULTO: PAESAGGI
Atti del simposio The Future of Churches, Bologna, 5–7 ottobre 2016, vol. 2. A cura di Luigi Bartolomei.
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V. 7 N. 10 (2016)IL FUTURO DEGLI EDIFICI DI CULTO: TEMI
Atti del simposio The Future of Churches, Bologna, 5–7 ottobre 2016, vol. 1. A cura di Luigi Bartolomei.
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V. 7 N. 9 (2016)SIMPOSIO URBANISTICA SPIRITUALITÀ E BENESSERE
Atti del simposio Urbanism, Spirituality & Well Being, a cura di Nader Ardalan e Thomas Barrie.
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V. 6 N. 8 (2015)CITTÀ DEI MORTI / CITTÀ DEI VIVI
Atti del convegno internazionale Città dei morti / Città dei vivi, Ravenna, 22–24 ottobre 2015. A cura di Luigi Bartolomei.
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V. 6 N. 3 (2015)INSEGNARE E FARE ARCHITETTURA OGGI. Un'inchiesta globale, numero speciale
Numero speciale su insegnare e fare architettura oggi, a cura di Luigi Bartolomei e Gilda Giancipoli.
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V. 5 N. 7 (2014)TUNNEL INFRASTRUTTURE PAESAGGIO. Ricerche e progetti
Tunnel e infrastrutture nel disegno del paesaggio. A cura di Luigi Bartolomei e Alberto Bortolotti.
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V. 4 N. 2 (2013)CONSTRUCTION MANAGEMENT, numero speciale
Atti del Construction Management Workshop, Ravenna, 17–18 October 2013, promosso dalla Scuola di Ingegneria e Architettura, presso il Campus di Ravenna, dell'Università di Bologna, con il contributo del Dipartimento di Architettura con sede a Cesena, della Fondazione Flaminia di Ravenna e della Scuola Superiore di studi sulla città e il territorio con sede a Ravenna. A cura di Marco Alvise Bragadin.
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V. 4 N. 6 (2013)CITTA' E REGIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Il progetto di un territorio e la sua storia (1970-2013)
Questo numero, a cura di Piero Orlandi e Luisa Bravo, si propone di rileggere gli argomenti teorici, la discussione, la produzione normativa e i casi più significativi di pianificazione che hanno interessato il territorio dell'Emilia-Romagna dalla costituzione dell'ente regionale, dal 1970 ad oggi.
Il numero è stato realizzato in collaborazione con il Servizio Beni Architettonici e Ambientali dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romgna, nell’ambito di una convenzione di ricerca stipulata nel 2013 con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna.
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V. 4 N. 1 (2013)THE PUBLIC SPACE OF EDUCATION, numero speciale
La parola "pubblico" e la parola "educazione" condividono un senso comune. Di solito una persona educata sa come comportarsi in pubblico.
Il titolo di questo numero speciale di IN_BO. Ricerche e progetti per il territorio, la città e l'architettura è pretenzioso, ma i suoi contenuti sono semplicemente onesti. Essi dimostrano diversi tentativi fatti da molto diversi docenti e studenti per scandagliare il territorio dello spazio pubblico attraverso diversi punti di vista.
Questa scelta non è casuale, ma non è stato pianificato in anticipo. Si tratta di un incontro omnicomprensivo di differenze complementari tra di loro. Noi crediamo che l'idea di persona, la durata della memoria, la frammentazione della forma, l'esperienza dei sensi, la nozione di comunità, la pluralità delle identità e l'immagine del corpo, costituiscano un insieme di base di nozioni per l'educazione maieutica dello spazio pubblico.Questo numero speciale di IN_BO. Ricerche e progetti per il Territorio, la Città e l'Architettura esplora possibili, percorsi e approcci critici per la comprensione e la progettazione dello spazio pubblico, presentando e discutendo i progetti sviluppati in corsi accademici, in Italia (Università di Firenze), Israele (Bezalel Academy of Arts e Design), Canada (Azrieli School of Architecture and Urbanism), Stati Uniti (University of California, Berkeley), Australia (Queensland University of Technology, Brisbane), Cina (The Chinese University of Hong Kong). Questi studiosi, alla fine del 2012, hanno aderito al progetto di ricerca internazionale “Past present and future of public space”, sviluppato presso l’Università di Bologna, con il supporto dell’associazione culturale “City Space Architercture”. Il progetto si propone di discutere la complessa questione dello spazio pubblico attraverso il tempo, cercando di trovare un innovativo approccio nella comprensione della città, in un campo di azione multidisciplinare, dal disegno morfologico derivato dalla tradizione alle tendenze emergenti relative alla dimensione contemporanea.
I primi risultati delle attività del progetto saranno presentati, esposti e discussi durante una sessione internazionale del convegno nazionale “Biennale dello Spazio Pubblico”, promosso dall'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), che si terrà a Roma, il 18 maggio presso la Facoltà di Architettura di Roma TRE. Il progetto si svilupperà nel corso del 2013. Un call for papers sarà lanciata durante la Biennale, attraverso il sito web di “City Space Architecture” (www.cityspacearchitecture.org) invitando studiosi, architetti, amministratori pubblici, artisti e designer a contribuire con le loro idee e proposte al perseguimento di questo complesso e impegnativo compito. Un evento finale è previsto per giugno/luglio 2014.
Con il nostro lavoro speriamo di poter fornire un valido e significativo risultato.Numero speciale a cura di Luisa Bravo e Claudio Sgarbi
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V. 3 N. 5 (2012)CONSERVAZIONE vs INNOVAZIONE
Il tema della salvaguardia dei caratteri identitari di un’opera di architettura soggetta a tutela, correlato alle richieste provenienti dal rinnovato quadro normativo per l’adeguamento agli attuali standard prestazionali degli edifici, formula nuovi interrogativi sugli assunti teorici e sugli strumenti operativi che possono essere adottati per dare una risposta coerente a tale istanza. Restringendo il campo alla sola questione del miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio costruito - primario focus di interesse per la riduzione delle emissioni inquinanti secondo gli obiettivi di Horizon 2020 - la conservazione dei significati di un’opera e dei relativi caratteri linguistici, tipologici e materici appare indubbiamente indispensabile per garantire le azioni di tutela del bene, ma al contempo non può essere considerata esaustiva della problematica posta che richiede, necessariamente, di essere affrontata anche all’interno del dominio speculativo della Tecnica, ovvero aprirsi al contributo che può offrire l’innovazione di processi e metodi che appartengono al campo del sapere scientifico.
In questo quadro, viene orientata una riflessione all’interno di nuovi paradigmi della ricerca in cui coesistono, alimentandosi a vicenda, sia le teorie e le pratiche proprie delle discipline dell’Architettura - dalle letture storico-critiche fino agli strumenti tecnici di intervento - sia le indagini analitico-strumentali che connotano il campo dell’Ingegneria edile, al fine di restituire un approccio coerente al tema della sostenibilità attraverso una corretta tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio costruito.La rivista IN_BO. Ricerche e progetti per il territorio, la città e l’architettura adotta un sistema di selezione basato sul blind peer-review.
Si ringraziano i revisori del numero 5/2012 (in ordine alfabetico): Prof. Carlo Cecere, Prof. Alessandro Greco, Prof. Riccardo Gulli, Prof.ssa Raffaella Lione, Prof. Renato Morganti, Prof. Antonello SannaA cura di Riccardo Gulli
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V. 3 N. 4 (2012)EVOLUZIONI CONTEMPORANEE NELL'ARCHITETTURA CIMITERIALE
Il presente numero della rivista raccoglie gli atti del convegno “TANEXPLORA 2012 – Evoluzioni contemporanee nell'architettura cimiteriale”, svoltosi lo scorso marzo 2012 presso Palazzo Re Enzo a Bologna (http://www.tanexplora.it/index.html?id=13&lng=1), che conclude un’intensa stagione di lavoro e ricerche sullo “spazio sacro” della morte e del morire, portate avanti nel Dipartimento di Architettura nell'ambito delle ricerche che da tempo sono state avviate ormai sul rilievo spaziale del sacro e delle ritualità nella città contemporanea. Entro il panorama estremamente mobile e frammentato della spiritualità attuale, gli spazi del cordoglio e i relativi riti si sono via via mostrati uno degli elementi di maggiore interesse per comprendere le fluttuazioni e le esigenze della sacralità contemporanea, la sua prevalente determinazione architettonica e la varietà delle forme spaziali dei suoi riti.
Gli spazi del commiato costituiscono infatti un epifenomeno comune dello spazio sacro, rappresentando la celebrazione di un passaggio dalla vita alla morte che pretende un tempo (e quindi uno spazio) per le espressioni di cordoglio e di affetto che congiungono la vicinanza personale e umana ad una dimensione propriamente rituale che non sfugge neppure ai recenti funerali laici. Tanto la dimensione puramente affettiva del cordoglio, quanto quella liturgica e rituale necessitano di un loro svolgimento spaziale e costituiscono un tema architettonico.
A cura di L. Bartolomei e G. Praderio
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V. 2 N. 3 (2011)RIGENERAZIONE URBANA DELLE AREE MILITARI E INDUSTRIALI
Il numero 3/2011 di “IN_BO. Ricerche e progetti per il territorio, la città e l’architettura” sviluppa il tema della rigenerazione delle aree urbane oggetto di dismissione di attività industriali e militari, mediante la presentazione degli esiti di ricerche, laboratori progettuali e tesi di laurea, e di un workshop internazionale.
Il numero è diviso in due parti.
Nella prima parte, nella sezione “Urban and Territorial Planning” viene introdotto il tema della rigenerazione urbana, dal punto di vista del progettista (Parmeggiani) e dell’impostazioni di metodo (Minghini).
Nella sezione “Cities” vengono proposti quattro casi di studio: Bologna, con la riqualificazione sostenibile dell’area Sani-Casaralta, situata nella prima periferia (Ferrante, Bettazzi), Piacenza, con il suo vasto patrimonio immobiliare militare (Milani), Forlì, con la riqualificazione di un ex convento adibito ad usi militari (Castagnoli) e Balangero, con la riqualificazione ambientale e paesaggistica di un vasto sito industriale, ex miniera di amianto (Giacobazzi). Quattro diverse scale di intervento, quattro diverse impostazioni progettuali.
Nella sezione “Architecture” vengono presentati due progetti: la riqualificazione architettonica del faro di Capo Spartivento, ex presidio militare (Bartolomei) e la proposta di strutture temporanee itineranti ad uso commerciale, come occasione di valorizzazione di siti dismessi (Gaiti).Nella seconda parte, nella sezione “Urban Design” viene presentato il risultato del workshop progettuale sulla riqualificazione dell'area STAVECO a Bologna, svoltosi nel periodo 15 gennaio - 15 aprile 2011 presso Urban Center Bologna (Evangelisti), promosso dalla Carleton University (Ottawa, Canada), nell'ambito del Directed Studies Abroad, Master Program in Architecture della Azrieli School of Architecture and Urbanism (Sgarbi), con la partecipazione degli studenti del corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura dell'Università di Bologna (Bravo, Ciampolini, Francia e Luccaroni). http://www.urbancenterbologna.it/index.php?/it/attivita-urban-center-bologna/la-carleton-university-allurban-center.html
A cura di L. Bravo e A. Luccaroni
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V. 2 N. 2 (2011)DOCUMENTARE, RAPPRESENTARE, COMUNICARE
Quello che viene presentato è un numero dedicato a tematiche di rappresentazione e comunicazione fondanti le discipline dell’architettura e della pianificazione, alle differenti scale del costruito e del territorio.
“Raccontare” lo spazio, ma ancor più descrivere le emozioni che lo spazio stesso racconta, diviene quindi una forma di documentazione nella quale possono convergere svariati saperi non più vincolati alla singola disciplina o al singolo aspetto culturale, riconfigurando il reale come la sintesi dell’essenza umana.
Ecco dunque le premesse per questa uscita di IN_BO, contenente un contributo di estremo interesse come quello di M. Beatrice Bettazzi, dove la storia dell’architettura, traendo spunto da affreschi di argomento urbano, sfuma nel più ampio scenario delle strutture mentali, cognitive e culturali con cui l’uomo elabora lo spazio che percepisce, progetta e abita.
Proprio la percezione è fulcro dell’empatia spaziale: emozionalità visive, come “raccontate” dalla stereoscopia grafica, architetture nate dall’uomo e incentrate sulla centralità della sua presenza, nelle parole di Alessandro Rigolon, si connettono senza soluzione di continuità ai sentimenti di memoria e di assenza, come si apprezza nei temi affrontati da Mariana Nitu, prematuramente scomparsa e ricordata in questa sede da Luigi Bartolomei.
Seguendo approcci più tecnici, si alternano con eleganza in un continuum culturale motivo conduttore del numero, pure le percezioni e gli insegnamenti da tramandare, affrontati negli atlanti del recupero da Francesco Conserva, o le considerazioni a carattere urbano di E. Elisabetta Minghini, culminando nel racconto par-excellence ovvero il disegno, declinato da Luisa Bravo nello studio della città e della rappresentazione delle sequenze urbane.A cura di Simone Garagnani
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V. 1 N. 1 (2010)BOLOGNA CITTA' STORICA
Nel 1970 il Comune di Bologna pubblicò il volume “Bologna centro storico” contenente le metodologie e i criteri che avevano guidato il Piano della conservazione del centro storico, approvato nel 1969, unitamente alle analisi e agli approfondimenti sulla città, di tipo fotografico, morfologico, tipologico e sociologico. Un’indagine ampia, documentata, convincente, al fine non di congelare una situazione ritenuta inamovibile, ma di creare, al contrario, «una città antica per una società nuova», come la definì Pier Luigi Cervellati. Il volume accompagnò una mostra dallo stesso titolo presso Palazzo d’Accursio, in cui vennero esposte tutte le tavole del Piano, in un’accurata operazione di comunicazione e divulgazione rivolta alla cittadinanza.
Alla città di Bologna va riconosciuto il merito di aver perseguito nel corso del Novecento buone pratiche di gestione e sviluppo del territorio, tali da porla a livello locale come esempio virtuoso di governance urbana e a livello nazionale come sede culturale di particolare fermento per quanto riguarda la disciplina urbanistica. A quarant’anni di distanza, l’avvio di un forum di discussione sulla città storica di Bologna rappresenta l’occasione per una riflessione critica sui contenuti e sulla metodologia del Piano nonché sugli esiti delle sue applicazioni nel contesto urbano, al fine di promuovere, a partire dal progetto “Bologna centro storico”, la visione di una “Bologna città storica” rinnovata e adeguata alla contemporaneità.
La prima parte del numero, nella sezione HISTORIC CITIES, contiene gli atti del convegno svoltosi il 10-11 Dicembre 2009 presso la Facoltà di Ingegneria di Bologna, promosso dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione Territoriale e dal Corso di dottorato in Ingegneria edile-architettura dell'Università di Bologna. L'evento è stato patrocinato dall'Istituto Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna. http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/wcm/ibc/eventi/cittastoricheconvegno.htm.
La seconda parte del numero, nella sezione FORUM, contiene gli esiti del forum di discussione, avviato a seguito del convegno nel corso del 2010, fra diversi interlocutori. Il Forum intende dare l'avvio ad un processo, che si immagina più ampio e articolato, in grado di raccogliere criticità, idee e orientamenti riguardo la città storica, a diversi livelli, da parte di soggetti, attori, utenti e fruitori, al fine di individuare le possibili azioni di riqualificazione, trasformazione e rinnovamento dei valori storici.A cura di Luisa Bravo