Le forme della memoria e la ricerca di simboli universali. Considerazioni intorno al progetto del Cippo ai caduti nel bosco di Cercina di Edoardo Detti e Carlo Scarpa

Autori

  • Francesca Mugnai Università di Firenze

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6086

Parole chiave:

Edoardo Detti, Carlo Scarpa, Architettura Italiana, Simbolismo, Laicità

Abstract

Negli anni ‘60 Edoardo Detti e Carlo Scarpa progettano un cippo funerario, in memoria di sette partigiani uccisi dai tedeschi nel 1944, che doveva sorgere a Cercina vicino a Firenze. Di questo piccolo monumento rimangono alcuni schizzi di Scarpa e un disegno definitivo di Detti, poco noti ma di notevole interesse, che documentano la ricerca compositiva sull’espressione laica, pluralistica della morte e del dolore, come risposta universale, inclusiva e non dogmatica, alla necessità di rappresentare le ferite del conflitto mondiale e il loro carico di lacerazioni politiche, etniche e religiose. La ricerca di un simbolismo universale, in grado di comprendere le diverse anime della società moderna, appartiene anche alla produzione architettonica individuale dei due architetti ed è inscrivibile nel coevo contesto architettonico-culturale.

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Vol.6 n.8 2015 copertina

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Pubblicato

2015-12-29

Come citare

Mugnai, F. (2015). Le forme della memoria e la ricerca di simboli universali. Considerazioni intorno al progetto del Cippo ai caduti nel bosco di Cercina di Edoardo Detti e Carlo Scarpa. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(8), 35–43. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6086

Fascicolo

V. 6 N. 8 (2015): CITTÀ DEI MORTI / CITTÀ DEI VIVI

Sezione

Architettura e ricerca

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