Tra due mondi. Sverre Fehn e il Crematorio di Larvik

Autori

  • Giovanni Comi Politecnico di Milano

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6078

Parole chiave:

Crematorio di Larvik, Sverre Fehn, Limite, Orizzonte, Muro

Abstract

Progettato da Sverre Fehn in collaborazione con Geir Grung nel 1950, il crematorio di Larvik è costituito da una parete di 140 metri di lunghezza e 3,60 metri di altezza di fronte al Sandefjord. La parete costituisce un elemento di distinzione tra l’interno e l’esterno; essa costruisce il rapporto e, allo stesso tempo, il riconoscimento tra la città e lo spazio sacro del crematorio. Questa separazione è reso ancora più evidente dalla geografia del terreno e dal bosco che sottolinea la diversità della zona dedicata al crematorio, dalla natura della foresta circostante. Il muro definisce due fronti: uno rivolto verso i boschi e l’altra, più architettonico che ospita la cappella funebre, che si affaccia sul mare. L’architettura diventa, nella sua precisione ed essenzialità, simbolo di una nuova idea di natura.

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Pubblicato

2015-12-29

Come citare

Comi, G. (2015). Tra due mondi. Sverre Fehn e il Crematorio di Larvik. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(8), 73–84. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6078

Fascicolo

Sezione

Architettura e paesaggio