Dal cucchiaio alla città
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5839Parole chiave:
Collaborazione, Transdisciplinarietà, Dimensione, Partecipazione, MetodologiaAbstract
La celebre espressione di Ernesto Nathan Rogers ben rappresenta l’approccio che, secondo l’autore, ogni architetto dovrebbe adottare. Diversamente dalla maggior parte degli architetti, i designer amano tessere rapporti di fiducia e creatività con i futuri utilizzatori dei loro prodotti e sono inclini al lavoro collaborativo, specialmente nell’ambito della produzione artigianale e industriale. L’architetto dovrebbe prendere ispirazione da questo modus operandi, mediante l’attivazione di processi collaborativi e transdisciplinari, l’elaborazione di nuovi approcci partecipativi e l’adozione di strumenti e metodi per una migliore gestione della complessità. Prestando maggiore considerazione ai fattori umani e antropologici e imparando ad ascoltare gli altri, si potrebbe giungere a un’evoluzione radicale delle pratiche architettonicheDownloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2015 Jean-Jacques Terrin
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi pubblicati dalla rivista appartengono ai rispettivi autori senza alcuna restrizione.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.
Metadati
Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.
I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.