Dal cucchiaio alla città

Autori

  • Jean-Jacques Terrin École Nationale Supériere d’Architecture de Versailles

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5839

Parole chiave:

Collaborazione, Transdisciplinarietà, Dimensione, Partecipazione, Metodologia

Abstract

La celebre espressione di Ernesto Nathan Rogers ben rappresenta l’approccio che, secondo l’autore, ogni architetto dovrebbe adottare. Diversamente dalla maggior parte degli architetti, i designer amano tessere rapporti di fiducia e creatività con i futuri utilizzatori dei loro prodotti e sono inclini al lavoro collaborativo, specialmente nell’ambito della produzione artigianale e industriale. L’architetto dovrebbe prendere ispirazione da questo modus operandi, mediante l’attivazione di processi collaborativi e transdisciplinari, l’elaborazione di nuovi approcci partecipativi e l’adozione di strumenti e metodi per una migliore gestione della complessità. Prestando maggiore considerazione ai fattori umani e antropologici e imparando ad ascoltare gli altri, si potrebbe giungere a un’evoluzione radicale delle pratiche architettoniche

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Pubblicato

2015-11-30

Come citare

Terrin, J.-J. (2015). Dal cucchiaio alla città. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(3). https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5839