Edilizia sociale e politiche partecipative
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/2173Abstract
La visibilità nazionale ed internazionale del modello urbanistico bolognese è ancora oggi riconducibile al Piano di Edilizia Economica e Popolare per il centro storico, che risale alla fine degli anni ’60, sebbene le condizioni strutturali dell’assetto urbano siano profondamente mutate. A partire dagli anni ’90, si registra la progressiva perdita di credibilità del modello della “città chiusa”, premessa alle politiche della casa per il centro storico, rispetto alle problematiche di “area vasta”. L’amministrazione locale ha progressivamente ridotto la propria responsabilità alla promozione e gestione della rete infrastrutturale, facendo perdere a Bologna la consapevolezza del proprio rapporto tra centro storico e dimensione metropolitana. Ripensare il ruolo delle espansioni urbane e del tessuto consolidato tra centro e periferia assume pertanto un valore strategico, ancor più con la crescente preoccupazione per il consumo di suolo indotta dai fenomeni di dispersione insediativi.Downloads
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