Immagini del Sacro Monte di Varallo: Autorappresentazione e controllo del territorio (1606–40)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/13003Parole chiave:
Sacro Monte, Hendrick van Schoel, Benedetto Cinquanta, Giovanni Paolo Bianchi, CoriolanoAbstract
Questo saggio prende in esame tre incisioni realizzate tra il 1604 e il 1640, che raffigurano il Sacro Monte di Varallo, uno dei principali luoghi di devozione dell’Italia settentrionale in Età Moderna. In questi anni il Sacro Monte è teatro di continui scontri tra il patriziato locale, la cosiddetta “vicinanza”, e i frati che gestiscono la vita religiosa del complesso. Entrambi lottano per ottenere il controllo del Sacro Monte, un luogo conteso, per la sua posizione strategica nelle Prealpi occidentali, ai confini estremi del Ducato di Milano e a stretto contatto con il Ducato di Savoia e la Confederazione Svizzera. In questo contesto, le tre incisioni diventano eloquenti strumenti di propaganda e di rivendicazione e, per quanto effimere, esse mostrano il tentativo di appropriarsi, attraverso la forza comunicativa delle immagini, di un monumento identitario e del territorio che lo circonda.
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