Accordo quadro e fornitura collaborativa nella legislazione italiana secondo un approccio BIM
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/8831Parole chiave:
Collaboration, Multiparty, Relational Contracts, Legal BIM, AllianceAbstract
La ricerca propone una panoramica sull'importazione di un contratto di fornitura di un progetto relazionale (RPDA) nella legislazione italiana e le relative questioni. La frammentazione del settore AEC, causata da un aumento della complessità degli edifici e da un cambiamento nella struttura dell'industria, richiede un approccio collaborativo al progetto per consentire la possibilità di una visione olistica basata su un approccio BIM. Questo lavoro fornisce una panoramica delle applicazioni RPDA in diversi contesti, evidenziando i benefici e le questioni connesse, incluse le procedure di risoluzione delle controversie. Un'attenzione particolare è stata riservata al contesto italiano, dove il mercato delle costruzioni stagnante deve essere rivoluzionato e sono necessarie migliori interazioni tra gli stakeholder. La ricerca importa e adatta un modello di approvvigionamento collaborativo, FAC-1 (Framework Alliance Contract), in ambito italiano, adattando le caratteristiche più importanti del modello alla legislazione italiana. L'obiettivo di questo lavoro è fornire una metodologia per la validazione di una forma standard di contratto, mirando ad un valore aggiunto al settore delle costruzioni e alla loro applicazione agli accordi quadro. Ulteriori sviluppi consistono in linee guida per la gestione dei contratti e nella valutazione del comportamento del progetto durante le diverse fasi del processo.Downloads
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