Lo spazio della vulnerabilità

Autori

  • Claudio Sgarbi Carleton University

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5931

Parole chiave:

Ospitalità, Convivialità, Nichilismo, Tecnica, Vulnerabilità

Abstract

L’Archi-tettura ha perso il riferimento alla sua preposizione “archi” per sviluppare maggiormente la sua “tettura”: una forma ingannevole di nichilismo che ha dato pieno credito ad un uragano di strumenti dei quali non conosciamo lo scopo. Ogni distinzione tra città e architettura è puramente contingente. La contingenza è rilevante solo fino a quando permette di perdere ogni senso della differenza di scala. Molte delle nostre città non funzionano perché il nostro stile di vita sradica il senso dell’ospitalità. La città diviene lo spazio nel quale disimpariamo a vivere insieme. Ospitalità significa vulnerabilità- la costruzione della vulnerabilità è la vera bellezza, il solo deterrente contro la stupidità. Imparare a vivere con gli altri, imparare ad avvicinare l’alterità e la sua imprevedibilità. Gli strumenti fondamentali per la convivialità sono i beni comuni della interdisciplinarietà. Imparare a coltivarsi ed educarsi alla incompletezza fenomenica.

Downloads

Pubblicato

2015-11-30

Come citare

Sgarbi, C. (2015). Lo spazio della vulnerabilità. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(3). https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5931