Architetto Homo Poeticus, a ricongiungere realtà e utopia
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5928Parole chiave:
Utopia, Urbanistica, Idea di futuro, Architettura italiana, Arte del costruireAbstract
Le nostre città devono essere rigenerate sotto il segno di una sostenibilità concepita in senso organico e totale. Per raggiungere questo scopo occorre integrare tradizione e tecnologia, conservazione e innovazione. Occorre un’idea di futuro nella quale, come nel passato, il realismo si unisca all’utopia. Analoga opera di ricongiungimento occorre tra architettura ed urbanistica, superando da un lato l’illusione di una pianificazione condivisa con i poteri economico-politici, dall’altro l’idea di città come giustapposizione di interventi isolati e autoreferenziali. L’avvicinamento dell’architettura all’industrial-design è stato un errore probabilmente causato da una generale diffusione della dimensione mediatica come l’ambito prevalente delle espressioni umane. Occorre invece un’architettura come interpretazione di un tema dell’uomo, come un agire dell’homo poeticus.Downloads
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