Big Bologna. Le anomalie degli spazi pubblici in grande scala

Autori

  • Richard Ingersoll Syracuse University in Florence

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3963

Parole chiave:

Bologna, spazi pubblici, grande scala

Abstract

Nella periferia di Bologna sono nati recentemente nuovi spazi pubblici, molto diversi rispetto a quelli della città storica, che esprimono chiaramente  la mania della grandezza, la sindrome di Big Bologna. Ovunque si getta lo sguardo si notano nuove manifestazioni di una scala fuori proporzione che contribuisce alla segregazione sociale. Da quando sono arrivate le torri bianche della megastruttura di Kenzo Tange alla Fiera, la grande scala ha dato origine a spazi pubblici poco ameni per la vita urbana. Forse questi megaprogetti sono inevitabili segni dell’epoca della globalizzazione, ma ci si chiede se i committenti e i loro architetti sono stati consapevoli di quanto la progettazione di tali forme causa un deterrente alla socializzazione.

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Pubblicato

2013-06-30

Come citare

Ingersoll, R. (2013). Big Bologna. Le anomalie degli spazi pubblici in grande scala. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 4(6), 313–322. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3963