Dai manuali del recupero agli atlanti dell’architettura storica: riconoscimento, conoscenza e consapevolezza per il progetto di restauro
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/2355Abstract
L’esigenza di superare il tracciato delineato dall’uso dei manuali di recupero, intesi quali cataloghi per soluzioni architettoniche di ripristino e ricostruzione, rende indispensabile una riflessione sul reale bisogno di questi strumenti e sulle loro ripercussioni operative. Se i manuali, molto spesso, esprimono una visione statica e totalizzante dell’edilizia storica, attraverso una ripetizione pericolosamente meccanica e pedissequa degli elementi raccolti e descritti, l’atlante dichiara una concezione dinamica e “sempre aperta”, in cui ogni elemento rilevato è caso a sé. L’atlante fa, quindi, riferimento ad una concezione “geografica” in cui la catalogazione non è esaustiva e dogmatica ma, contrariamente da luogo ad un repertorio di casi criticamente analizzati nell’ottica della conoscenza e della conservazione.Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2011 Francesco Conserva
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi pubblicati dalla rivista appartengono ai rispettivi autori senza alcuna restrizione.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.
Metadati
Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.
I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.