Un capolavoro all’asta. La colonia montana Rinaldo Piaggio a Santo Stefano d’Aveto
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/16574Parole chiave:
architettura del Novecento, curtain wall, conservazione, abbandono, adaptive reuseAbstract
Questo intervento intende contribuire alla discussione attorno alla domanda: quali sono le conseguenze di una colonia per l’infanzia quando cessa la propria attività? L’abbandono e la rovina sono un destino inevitabile? L’ex colonia montana “Rinaldo Piaggio” è il caso studio attorno a cui svolgere questa riflessione. La colonia fu costruita su progetto dell’architetto genovese Luigi Carlo Daneri nel 1939 a Santo Stefano d’Aveto, in Liguria, dove ospitò i figli dei dipendenti dell’azienda di Pontedera fino al 1983. In seguito, fu ceduta e interessata da un progetto di trasformazione in RSA non andato a buon fine e ad oggi, si trova penosamente gravata da una procedura di vendita giudiziaria, ed è insomma “un capolavoro all’asta.” La colonia è menzionata in moltissimi repertori di architettura moderna ed è interessata dalla dichiarazione di interesse culturale sin dal 1996. A questo vasto consenso storico-critico, tuttavia, non aveva mai fatto seguito uno studio monografico orientato alla comprensione dei problemi di conservazione dell’edificio, al suo recupero funzionale, e alla salvaguardia delle sue qualità moderniste. Dopo un’introduzione sull’edificio il testo ricostruisce i tentativi di trasformazione e aggiornamento della destinazione d’uso, focalizzando su quanto accaduto negli ultimi due anni, tra l’avvio di una procedura fallimentare e un’opportunità inattesa per tutelarne le qualità architettoniche e promuovere la rinascita della funzione ricettiva.
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