Buone pratiche di conservazione e valorizzazione a rete del patrimonio architettonico religioso alpino il territorio tra Valle Elvo (BI) e Canavese Montano (TO)

Autori

  • Francesco Novelli Politecnico di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6462

Parole chiave:

Patrimonio architettonico religioso, Conservazione, Valorizzazione, Turismo religioso, Percorsi devozionali

Abstract

L’istituzione nel 1990 delle Fondazioni bancarie, costituisce una svolta fondamentale nell’interesse e impegno che le Amministrazioni e gli Enti locali hanno condotto, in questi ultimi anni, nel sostegno del territorio attraverso interventi di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio. Le attività di finanziamento delle Fondazioni si sono dimostrate determinanti nell’orientare le politiche di scelta degli interventi di restauro e valorizzazione soprattutto in quelle Regioni italiane in cui sono particolarmente presenti. In Piemonte in parallelo al sostegno ai grandi interventi di restauro le Fondazioni hanno avviato negli anni 2000/2010, programmi di finanziamento per attività di tutela e conservazione del patrimonio religioso di beni architettonici e artistici diffuso sul territorio regionale. Il perdurare oggi di una carenza strutturale di risorse economiche ha però spinto le Fondazioni a progettare nuovi bandi orientati al sostegno delle economie locali. Il contributo proposto presenta gli esiti di un’iniziativa promossa nel 2012 dalla Compagnia di S. Paolo di Torino intesa a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico diffuso sul territorio piemontese attraverso la programmazione di attività volte alla messa in rete di beni culturali. L’ambito territoriale è quello tra Valle Elvo (BI) e il Canavese Montano (TO), l’obiettivo quello di favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico per il tramite di progetti fondati sull’integrazione tra tutte le risorse e gli attori presenti su di un territorio. L’iniziativa ha riguardato il patrimonio architettonico religioso diffuso, dal monastero della Trappa a Sordevolo (BI) alla pieve di S. Lorenzo a Settimo Vittone (TO), interessato da opere di conservazione e restauro. Idea guida del progetto è quindi il rafforzamento della cooperazione tra istituzioni e società civile nella prospettiva di una nuova economia basata sulla valorizzazione delle emergenze culturali accanto alla rivalutazione delle pratiche silvo pastorali, dei percorsi devozionali storici e ad altri processi antropici (per esempio turismo religioso – Santuario di Oropa e Santuario di Graglia) che hanno nel tempo determinato e mantenuto la fisionomia del paesaggio di questo territorio.

Riferimenti bibliografici

Novelli F., Trasformazioni e valorizzazione di un paesaggio sacro alpino. Dalla mostra Valle di Susa Arte e Storia (1977) al progetto Valle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpina (2003), THEMA, Rivista dei Beni Culturali Ecclesiastici, 2014, n. 3, pagine da 44 a 47.

Bolgiani I., L’utilizzo delle chiese per “Usi profani” non culturali, in “Rivista di Studi sullo Stato”, (24 ottobre 2013).

Goldmund M., Les maires e leurs églises, in “Arts sacrés”, 25 (2013), pp.40-45.

Koch J. J., Conserver et renouveler. Considérations sur le patrimoine religieux en Allemagne, in “Arts sacrés”, 25 (2013), pp. 50-53.

Netsch S., Same problems – Different approaches. Reuse of abandoned churches in Europe, in Ninth International Young Scholars Conference on Heritage, Beyond the monument. The fate of churches: become heritage or disappear, Sept. 26- Sept. 28 2013, Aremberg Castle, KU Leuven, Belgium.

Markiewicz P., Le patrimoine cultuel en France, in “Arts sacrés”, 25 (2013), pp. 26-39.

Novelli F., Adeguamento liturgico e conservazione: riflessioni su casi dell’area mediterranea, in L’Adeguamento liturgico, identità e trasformazione delle chiese, M. Bacci, P. De Clerck, J. M. Ferrer Grenesche, A. Gherards, T. Montanari e Aa.

Vv., a cura di, Edizioni Qiqajon Comunità di Bose, Magnano (BI), 2013, pp. 85-104.

Conferenza Episcopale Italiana, Comitato per gli Enti e Beni Ecclesiastici, Le Chiese non più utilizzate per il culto, 4 ottobre 2012

Cavana P., Il problema degli edifici di culto dismessi, in “Stato, Chiese e pluralismo confessionale”, (aprile 2009).

Cavana P., Gli edifici dismessi, in Persano D., Gli edifici di culto tra Stato e confessioni religiose, Milano, 2008, pp. 199-243.

Roudaut F., Quel avenir pour nos églises? Actes du colloque Bretagne-Québec église de Saint-Thégonnec, 21 mai 2005, Brest 2005, pp. 195-207.

Lasserre V., Pannettiere F., Jean Nouvel, l'église Sainte-Marie de Sarlat, 2001.

Montini G. P., La cessazione degli edifici di culto, in “Quaderni di diritto ecclesiale”, 13 (2000).

"Klaus Block. Biblioteca nella Chiesa di Santa Maria/Library in St. Mary Church. Müncheberg 1997", Casabella 675, febbraio 2000, "Architettura e progetti" pp.62-67.

Conferenza Episcopale Italiana, I beni culturali della Chiesa in Italia. Orientamenti , Roma, 9 dicembre 1992, Bologna 1993.

Downloads

Pubblicato

2017-07-31

Come citare

Novelli, F. (2016). Buone pratiche di conservazione e valorizzazione a rete del patrimonio architettonico religioso alpino il territorio tra Valle Elvo (BI) e Canavese Montano (TO). IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 7(10), 167–180. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6462

Fascicolo

Sezione

Architettura e ricerca