La disciplina riformatrice del paesaggio

Autori

  • Antonio Esposito Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5833

Parole chiave:

Paesaggio, Paesaggio urbano, Riqualificazione, Utopia, Arte collettiva

Abstract

Ci siamo concessi una stagione troppo lunga e devastante durante la quale si sono costruite quantità indigeste in un lasso di tempo brevissimo. Occorrerà prima o poi affrontare un’azione di bonifica e di riqualificazione e l’architettura deve sapere proporsi come disciplina orientatrice della riforma del paesaggio italiano, in particolare di quello urbano. Occorre concepire un punto di vista critico rispetto alla consueta logica di riqualificazione dell’edilizia che trascura l’interesse collettivo. L’architettura è un’arte collettiva, nei contributi e nei risultati. Il design è al contrario un’arte personale cui tuttavia l’architettura si è molto avvicinata in questi ultimi anni perchè l’involucro è stato il veicolo privilegiato per mezzo del quale I progetti e I progettisti hanno perseguito la propria fortuna commerciale.

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Pubblicato

2015-11-30

Come citare

Esposito, A. (2015). La disciplina riformatrice del paesaggio. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(3). https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5833