Conservazione vs Innovazione. Il recupero sostenibile nei contesti della tutela architettonica: saperi, tecniche, linguaggi

Autori

  • Riccardo Gulli Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3476

Parole chiave:

storia della costruzione, restauro del moderno, recupero sostenibile, riqualificazione prestazionale, progettazione integrata, costruzione-impianti, design, domotica

Abstract

Il tema della salvaguardia dei caratteri identitari di un’opera di architettura soggetta a tutela correlata alle richieste provenienti dal rinnovato quadro
normativo per l’adeguamento agli attuali standard prestazionali degli edifici, formula nuovi interrogativi sugli assunti teorici e sugli strumenti operativi che possono essere adottati per dare una risposta coerente a tale istanza. Restringendo il campo alla sola questione del miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio costruito - primario focus di interesse per la riduzione delle emissioni inquinanti secondo gli obiettivi di Horizon 2020 - la conservazione dei significati di un’opera e dei relativi caratteri linguistici, tipologici e materici appare indubbiamente indispensabile per garantire le azioni di tutela del bene, ma al contempo non può essere considerata esaustiva della problematica posta che richiede, necessariamente, di essere affrontata anche all’interno del dominio speculativo della Tecnica, ovvero aprirsi al contributo che può offrire l’innovazione di processi e metodi che appartengo al campo del sapere scientifico.

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Pubblicato

2012-12-31

Come citare

Gulli, R. (2012). Conservazione vs Innovazione. Il recupero sostenibile nei contesti della tutela architettonica: saperi, tecniche, linguaggi. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 3(5), 1–6. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3476