Romanico appenninico. Le chiese della diocesi di Reggio Emilia tra XI e XII secolo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6555Parole chiave:
Architettura medievale, Paesaggi medievali, Archeologia dell’architettura, Storia dell’architettura, Gestione del patrimonio culturaleAbstract
L'obiettivo di questo articolo è portare alcune considerazioni sul rapporto tra valorizzazione territoriale e reale conoscenza del patrimonio culturale e dell'edilizia storica. Attraverso un approccio archeologico al paesaggio e alle architetture medievali dell'Emilia Romagna si intende dare una diversa interpretazione delle origini dell'architettura c.d. Romanica nelle zone appenniniche della provincia di Reggio Emilia. Nei principali piani di valorizzazione queste architetture vengono ricollegate alla committenza e al dominio dei Canossa, che furono una delle più importanti famiglie comitali dell'Italia centro settentrionale tra X e XI secolo. Tuttavia, se si considera questa svolta costruttiva alla luce della storia politica tra XI e XII secolo, è probabile che l'apparizione del romanico sia un tentativo da parte del vescovo cittadino di mostrare il suo potere contro le aristocrazie locali dopo la morte di Matilde, ultima contessa di Canossa.Riferimenti bibliografici
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