La morte e la tomba dell’architetto

Autori

  • Claudio Sgarbi Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6093

Parole chiave:

Architetto, Morte, Tomba, Sepoltura, Cadavere

Abstract

Lo scopo di questo contributo è discutere l’architettura funebre del corpo dell’architetto nel suo momento di transizione tra lo spazio dei vivi allo spazio dei morti e nella sua destinazione finale più o meno eterna. Il cimitero che comprende di chi progetta cimiteri per tutti gli altri è frammentato in una miriade di differenze e loci. Eppure questo spazio ha i suoi simboli e il suo immaginario. Chi è l’architetto che progetta il cimitero per tutti gli altri, e come lei / lui vede il suo / la sua morte e la tomba? L’ambizione di questo lavoro è quello di violare lo spazio intimo degli “ultimi desideri” dell’architetto. Ci sono alcune aspettative, alcuni luoghi comuni, alcuni intenti adeguati o in comune, che potrebbero dare all’architetto una dignità specifica in relazione alla dignità che immaginiamo per la morte degli altri?

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Pubblicato

2015-12-29

Come citare

Sgarbi, C. (2015). La morte e la tomba dell’architetto. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 6(8), 132–141. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6093

Fascicolo

Sezione

Architettura e cultura