Un progettare che mette al centro il cittadino
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5925Parole chiave:
Progettazione partecipata, Città di transizione, Politiche top-down, Iniziative bottom-up, CittadinanzaAbstract
L’architettura odierna deve proiettare in vista di futuri rapidamente modificabili, in un modo da mantenere al centro il Cittadino. Ossia l’architettura deve riguardare il significato del progetto. Le attuali sfide sociali premono per un nuovo paradigma nel fare città che combina strategie catabatiche di governo pubblico con innovazioni sociali anabatiche per raggiungere progetti significativi. La sfida principale è quella di perseguire un nuovo atteggiamento collaborativo, un approccio partecipativo e avere strutture capaci di supportare questo tessuto sociale. Progetto partecipativo e politiche di transizione sono orientate al futuro, si rivolgono sia al pubblico che alle istituzioni. Solo da una comprensione delle persone nei loro contesti e nelle loro dinamiche si può progettare per ambienti urbani sostenibili e abitabili, corrispondenti alla scala umana.Riferimenti bibliografici
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