Vacant city
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3962Parole chiave:
rigenerazione urbana, luoghi dell’abbandono, vacant cityAbstract
I luoghi dell’abbandono che la crisi ha moltiplicato, relitti inconsapevoli di un progetto di civiltà che ha esaurito la propria spinta e funzione vivificante, rimangono in attesa di nuove auspicabili interpretazioni, espressione di una città possibile che si contrappone a quella esistente, per quanto non ancora riconosciuta da alcuno strumento. E’ la Vacant city, magmatica, informe, pervasiva e capillare, per definizione marginale e interstiziale. I suoi spazi esprimono, nella loro essenzialità programmatica, quelle condizioni di ricolonizzazione del territorio a investimento minimo di capitali finanziari e massimo ritorno in termini di valore civile da trasformazione.
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