La Granada di Ambrosio de Vico: imago urbis tra mito e realtà
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/12771Parole chiave:
Granada, Sacormonte, Storia ecclesiastica, Ambrosio de Vico, Plataforma di VicoAbstract
L’obiettivo del presente lavoro è l’analisi del corpus cartografico realizzato da Ambrosio di Vico alla fine del XVI secolo per l’opera, mai pubblicata, Historia eclesiástica de Granada, di Antolínez de Burgos, e in particolare la celebre incisione Plataforma de la Ciudad de Granada. Si tratta di una veduta prospettica che sintetizza la situazione politico-religiosa della città durante la seconda metà del Cinquecento: il disperato tentativo delle autorità municipali di restituire a Granada il prestigio che aveva acquisito con la Reconquista (1492), la rigorosa politica religiosa di Felipe II e gli effetti incisivi della cultura controriformista sulla città, con figurazioni in chiave teologica e operazioni urbanistico-architettoniche atte a canalizzare i dogmi tridentini.
Questo studio si inserisce in linea con alcune ricerche sulla storia della cartografia e sulla storia moderna di Granada, già affrontate da Moreno (1984, 1989), Barrios (2000), Calatrava e Ruiz Morales (2005) e Harris (2006, 2007), nell’intento di dimostrare che il lavoro cartografico di Vico riuscì a sintetizzare due realtà urbane complementari: quella fisica e quella simbolico-ideologica, al fine di costruire – e non semplicemente rappresentare – l’immagine trascendente di una Granada utopica rinnovata secondo il gusto castigliano e felicemente liberata dall’Islam.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2021 Ana Del Cid Mendoza
Questo articolo è soggetto a licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License.