Architettura dell’addio. Progetto di una casa funeraria per la città di Bologna
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/7850Parole chiave:
Casa funeraria, Addio, Bologna, Funerario, ArchitetturaAbstract
Il tema architettonico della casa funeraria in Italia è piuttosto recente: il primo edificio è stato realizzato a Milano nel 2006. La novità della materia e la mancanza di una tradizione tipologica hanno favorito nei successivi dieci anni la costruzione di edifici dall’incerto programma funzionale e compositivo. Ancora oggi si è ben lontani dalla definizione di una tipologia architettonica precisa, ma si è sempre più consapevoli che l’attenzione progettuale debba focalizzarsi su alcuni elementi principali quali i percorsi e gli spazi di soglia, che permettono l’avvicinamento graduale del dolente verso la meta dell’ultimo saluto. Con il progetto di recupero in casa funeraria della Chiesa di Sant’Apollinare in Ronco, presso Bologna, si intende proporre una architettura per il commiato capace di sottolineare l’aspetto universale del momento dell’ultimo saluto attraverso precise scelte progettuali.Riferimenti bibliografici
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