Studio per la rifunzionalizzazione delle chiese congregazionali abbandonate del centro storico di Palermo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6476Parole chiave:
Chiese congregazionali, Analisi storica, Rapporto emergenza-tessuto, Riqualificazione funzionale, Progetto socialeAbstract
Palermo, città portuale da sempre al centro di intensi scambi commerciali, conserva le tracce di questo passato nei quartieri del centro storico, la cui immagine attuale, seppur decadente, evoca ancora l’antico prosperare di fervidi mercati. Di tali tracce, la più rilevante ma forse la più trascurata è costituita dal patrimonio delle chiese congregazionali. Si tratta di un insieme di chiese realizzate nei secoli XVI e XVII dalle Confraternite, associazioni di maestranze provenienti da tutta Italia che si riunivano in micro-quartieri o “Logge”, portando con sé il proprio santo protettore. A tali santi ciascuna Confraternita dedicava la costruzione della propria chiesa, l’insieme delle quali costituisce oggi, per la forte analogia delle caratteristiche stilistiche, ricca testimonianza d’arte. Purtroppo stessa analogia risiede nel loro comune destino: per le mutate esigenze funzionali delle parrocchie, per il progressivo abbandono del centro storico, ma ancor di più per le ferite inferte dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, tali chiese si trovano ora in condizioni di rudere o quasi, venendo spesso trasformate in orti, magazzini, stalle, o immondezzai. Il presente contributo descrive lo studio sistematico, avviato grazie ai documenti reperiti e a indagini in loco, di questo insieme di chiese, al fine di creare i presupposti analitici per conferire loro nuova vita all’interno di un progetto di riuso globale. L’obiettivo del progetto è la creazione di una rete di servizi a disposizione delle comunità che vivono nei quartieri del centro storico. Diversi usi sono compatibili con la tipologia architettonica studiata, trattandosi in genere di aule medio-piccole, spesso con sagrestia annessa: consultori, centri immigrati, doposcuola, sale culturali, eccetera. Il progetto di rifunzionalizzazione, caricandosi di una nuova connotazione sociale, tiene conto di un duplice aspetto: sia del singolo nodo-chiesa, sia della relazione, artistica e funzionale, fra nodo e rete.Riferimenti bibliografici
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