Movimenti storici del paesaggio culturale astigiano attorno alle antiche chiese

Autori

  • Luca Finco Politecnico di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6470

Parole chiave:

Romanico astigiano, Paesaggio culturale, Borghi nuovi, Sistema plebano, Adeguamento liturgico

Abstract

L’abbandono delle cappelle romaniche astigiane, ora spesso isolate nelle campagne, ha permesso la conservazione parziale degli impianti originari preservando dalle ricostruzioni ex-novo le antiche parrocchiali che però, prima del disuso, possono aver vissuto sia un momento di liturgia saltuaria sia un recupero come chiese nobiliari (TORRE 1995; BORDONE 1984). Si vogliono delineare questi cambiamenti connessi alla dislocazione degli abitati (LUSSO et al. 2016; PANERO 2014; COMBA 1993; SETTIA 1993), una dinamica identificata nel distretto di Asti sin dal XIII secolo. Si intendono confrontare gli aggiornamenti cui sono state sottoposte tali architetture fra i secoli XIV e XV, quando si rifanno le absidi affrescandole. Si sono individuati otto edifici rappresentativi dell’organizzazione ecclesiastica territoriale nei secoli XI e XII, oggi inseriti in provincia astigiana ma allora posti ai confini strategici della diocesi di Asti. L’approfondimento si muoverà fra discipline storiche, architettoniche e di cultura della pietra,relazionando fonti tradizionali e materiche. Le prime riguardano soggetti laici e religiosi. Della convenzione fra comune di Asti ed alcuni signori di Montiglio per la guerra di fine XII secolo contro i marchesi del Monferrato interessa il consiglio a spostare per sicurezza il villaggio nei pressi del castello (SETTIA 1973); anche la scelta di dove riedificare le chiese seguirà lo stesso criterio. Le seconde considerano il valore oltre la forma dei materiali medievali selezionati, in particolare pietre: l’impiego esclusivo di un tipo diventa simbolo politico per la committenza (FINCO 2013. Analizzando una fornitura si possono leggere le fasi di cantiere, la tutela da parte della comunità, la relazione chiesa romanica / committente / territorio / borgo nuovo con altra parrocchiale. Il documento-pietra del caso proviene dal bacino geologico terziario piemontese, che ha offerto pregevoli blocchi da scultura. Le novità emerse finora sono interessanti: collegano realizzazioni ed iniziativa laica, soprattutto dei domini loci, e rivelano interventi di adeguamento rispettosi del passato.

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Pubblicato

2017-07-31

Come citare

Finco, L. (2016). Movimenti storici del paesaggio culturale astigiano attorno alle antiche chiese. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 7(10), 181–201. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/6470

Fascicolo

Sezione

Architettura e ricerca