Per un’architettura corale, contaminazione tra discipline e culture
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/5926Parole chiave:
Progetto collettivo, Società multietnica, Interdisciplinarietà, Erasmus, Contaminazione culturaleAbstract
La professione dell’architetto oggi deve essere reinventata e fatta allontanare da quella immagine anacronistica dell’architetto-artista capace di risolvere con “il suo genio” le complesse problematiche della società multietnica contemporanea che si manifesta anzitutto nelle nostre periferie. Ci sarà invece sempre più bisogno di progetti collettivi e non risposte individuali, in un positivo concorso non solo di professioni ma anche di discipline: architettura e design, con le altre arti plastiche, in primis la scultura. Certo l’architettura non è un oggetto da osservare, ma un campo di energia e relazioni all’interno del quale imparare a muoversi. Per questo il carattere privilegiato del progettista sarà la disponibilità alla contaminazione con altre discipline e culture, in un mondo in cui si contraggono le distanze e tutto appare ad un passo.Downloads
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