Spazi aperti, spazi pubblici, publics, luoghi open-minded
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/3708Parole chiave:
spazi aperti, spazi pubblici, publics, luoghi open-mindedAbstract
Nel 1993 è stato pubblicato un numero doppio della rivista internazionale di architettura “Casabella”, dal titolo “Il disegno degli spazi aperti”. Il numero conteneva contributi di ricerca, sviluppati da diversi studiosi, nel tentativo di esplorare un tema estremamente complesso e di spiegare le ragioni, i metodi e le possibilità di una nuova strategia nell’attività di ricerca e progetto. Il punto di partenza del ragionamento sviluppato nella rivista è il concetto di “spazio aperto”, che non appartiene al vocabolario classico della teoria architettonica e non ha riferimento nei manuali di progettazione urbana.
Oggi la differenza tra “spazio aperto”, così come indicato nei regolamenti relativi agli spazi urbani, e “spazio pubblico” si è articolata attraverso nuove declinazioni, legate soprattutto alla vita pubblica di gruppo o individui, che hanno luogo in aree consolidate così come in periferia fino alle aree marginali, in grado di dare valori e funzioni ai luoghi trascurati o abbandonati. Accanto ai luoghi dell'incontro, ad esempio le strutture per congressi, per fiere, per eventi politici e culturali, centri commerciali, e ai luoghi di attesa, come gli uffici, le istituzioni pubbliche, le stazioni sotterranee, gli aeroporti, molti spazi pubblici non sono definiti dal punto di vista architettonico: forme di interazione prendono vita all'angolo di due strade suburbane, dove conversazioni spontanee tra le persone o particolari eventi lentamente iniziano a sedimentare, costruendo ritualità, o in anonimi luoghi urbani dove minoranze etniche o gruppi di immigrati di incontrano, divenendo luoghi di solidarietà e condivisione. Tutte queste espressioni, come Vittorio Gregotti ha sostenuto nel contributo introduttivo su Casabella, costruiscono una nuova domanda di spazio pubblico e della sua definizione architettonica.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2013 Luisa Bravo
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi pubblicati dalla rivista appartengono ai rispettivi autori senza alcuna restrizione.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale (licenza completa).
Vedere anche la nostra Open Access Policy.
Metadati
Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.
I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.