Il futuro delle città e i luoghi del progetto aperto e del cantiere continuo
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/2632Parole chiave:
architettura, urbanistica, progetto urbano,Abstract
La Carleton University di Ottawa (Canada) offre agli studenti del Master Program in Architecture l’opportunità di trascorrere un semestre all’estero dove possono frequentare corsi di teoria, storia, tecnologia e progettazione coordinati da un docente che invita autonomamente diversi insegnanti e professionisti a tenere lezioni, seminari e workshop.
Claudio Sgarbi, in qualità di coordinatore e insegnante, ha scelto Bologna come sede operativa in questi ultimi tre anni. Nel 2011 il corso di progettazione della durata di tre mesi aveva come tema la riprogettazione dell’area ExStaveco. Il tema, decisamente urbano, è risultato molto complesso per studenti di architettura educati in Canada e con poche esperienze sulle città europee, che si sono trovati a dover immaginare anche un programma di utilizzo per l’intera area. Tuttavia l’immaginazione non tiene conto delle frontiere culturali e alcune proposte, nonostante la loro superficialità, meriterebbero di essere approfondite. Molti studenti, dopo settimane di ricerche, sopralluoghi, letture, discussioni, progetti iniziati e poi abbandonati, notti bianche in Via del Pratello, hanno abbozzato poco più che una intenzione o una confusione di idee. I più attenti hanno capito tuttavia che si trattava di una occasione unica per riuscire, attraverso un progetto di architettura, a re-immaginare tutta la città.
[Nel menù a destra, STRUMENTI PER L'ARTICOLO, nei "File supplementari" è possibile scaricare le presentazioni in .pdf degli studenti della Carleton University, relativi al workshop sull'area Staveco (Bologna, 2011). In alternativa le presentazioni degli studenti sono scaricabili nel contributo di Claudio Sgarbi, in formato .pdf, cliccando sui link attivi presenti sui nomi degli studenti]
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