Il mandato di cura humana della Chiesa in una rete partecipativa
DOI:
https://doi.org/10.60923/issn.2036-1602/19609Parole chiave:
liquefazione, presenza, cura humana, partecipazione, non intenzionaleAbstract
Le città stanno attraversando un processo di trasformazione radicale. Sono sempre meno abitate e assumono un ruolo diverso, quello di centri commerciali. Inoltre, le regioni metropolitane stanno vivendo il fenomeno della liquefazione delle strutture di vita forti e di sostegno, e dei corrispondenti orientamenti. Le chiese nelle città sono esposte a questa struttura sociologica e sono le condizioni della sua esistenza. Le Chiese orientate alla continuità e alla stabilità stanno vivendo la fine della loro supremazia sociale e, a parte gli edifici monumentali, esse stanno diventando sempre più emarginate. La logica comunicativa della modernità liquida nella città è la rete fluida che si forma e si dissolve in base ai momenti. La rete è caratterizzata da gerarchie piatte e legami deboli con confini incerti. In questa rete si può agire solo in modo relazionale e non integralistico-istituzionale. Per poter contribuire con le proprie competenze in una rete pluralistica, le Chiese devono riconsiderare il proprio atteggiamento e il proprio mandato. L'atteggiamento autentico e impegnativo della fede cristiana risiede nell'azione incondizionata e nel riconoscimento incondizionato degli altri, che non si aspetta nulla in cambio, né un ritorno sull'investimento. Il contatto cristiano con le persone è caratterizzato da una relazione debole. Una relazione debole si esprime in una presenza involontaria di una pastorale situativa. L'ospitalità incondizionata diventa il simbolo della presenza cristiana nella città.
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