Dai sanatori alle colonie per l’infanzia: l’esempio della Bretagna
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https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/16528Parole chiave:
sanatori, stazioni balneari, turismo sociale, colonie per l'infanzia, architettura per lo svagoAbstract
La Bretagna, regione francese affacciata sul mare, alla fine del diciannovesimo secolo diventa terreno di esperienze sanitarie e sociali che mettono in evidenza sia le virtù terapeutiche dell'acqua sia le qualità profilattiche dell'aria di mare. Attraverso numerosi esempi, questa ricerca ripercorre l’apertura sul litorale bretone delle prime colonie per l'infanzia, i cui beneficiari, i bambini delle città industriali francesi, godevano della salubrità del clima. Questo studio approfondisce la varietà di questi istituti specializzati, dalle semplici scuole all'aperto ai sanatori, fino agli ospedali marini finalizzati alla lotta contro la tubercolosi. Gli esempi scelti dimostrano che alcuni comuni si specializzarono nell'organizzazione di colonie per l'infanzia, e che talvolta la somiglianza della cura in queste strutture a una vacanza più tradizionale sfociò in conflitti sull’uso della spiaggia. Lo studio evidenzia anche che dopo il 1945 le opere sociali delle grandi imprese pubbliche francesi favorirono notevolmente il proliferare delle colonie di vacanza sulle coste bretoni. Infine, la conclusione evoca la situazione attuale, in cui questo tipo di vacanze collettive è in crisi, e sottolinea come i comuni e le istituzioni stiano tentando di resistere a una pressione immobiliare sul litorale sempre più impattante.
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