Architettura per una nuova educazione: Le colonie estive di Roland Schweitzer (1958–74)
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/16524Parole chiave:
Roland Schweitzer, colonie per l'infanzia, nuova educazione, turismo, FranciaAbstract
Formatosi all'incrocio di diverse influenze – l’architettura giapponese, l’architettura vernacolare europea e il Movimento Moderno – Roland Schweitzer (1925–2018) ha tracciato un particolare percorso nel panorama architettonico francese. Oggi è considerato un precursore di un’architettura contemporanea sensibile e legata all'ambiente. Schweitzer ha cercato di raggiungere un certo sincretismo tra forma contemporanea e tradizionale. Nel corso della sua vita professionale, la dimensione umanistica del suo approccio ha trovato piena espressione in edifici a vocazione sociale. Fin dall'inizio della sua carriera, a partire dal 1954, l'architetto instaurò rapporti proficui con alcune organizzazioni di educazione popolare. Questa vicinanza ha portato a numerosi progetti e realizzazioni – ostelli della gioventù, campi estivi, centri di vacanza per famiglie – e a una ricerca architettonica a lungo termine su queste specifiche tipologie di infrastrutture di turismo sociale.
Il presente lavoro si concentra sui campi estivi costruiti in Francia da Schweitzer tra il 1958 e il 1974. L’analisi dei progetti emblematici – in particolare le colonie di Cieux e Ballan-Miré – permette di capire come, grazie al dialogo con i committenti e i potenziali utenti del sito, l'architetto abbia sviluppato tipologie e, più in generale, un linguaggio architettonico il più possibile vicino agli usi e agli utenti, educatori e bambini, e consente di valutare come l'architettura abbia partecipato ai progetti di educazione popolare legati al movimento della Nuova Educazione.
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