“Roma al mare.” La Colonia marina di Ostia Lido, tra “albergo dei poveri” e hub urbano
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/16517Parole chiave:
Ostia Lido, Marcello Piacentini, Vincenzo Fasolo, Paolo Orlando, colonia marinaAbstract
La fondazione di Ostia Lido, avvenuta tra il 1909 e il 1915 per iniziativa di Paolo Orlando con la collaborazione dell’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura capeggiata da Gustavo Giovannoni, costituisce un episodio centrale non solo della espansione della Terza Roma verso il mare, ma anche della cultura coloniale italiana. La costruzione dell’Ospizio marino di Marcello Piacentini fornisce il primo tassello del nuovo insediamento, orientato a un linguaggio sospeso tra classicità e vernacolo che sarà ulteriormente declinato da Vincenzo Fasolo nella limitrofa e monumentale Colonia marina Vittorio Emanuele III. Attraverso la lettura documentale e dello stato dei luoghi, questo articolo ricostruisce le principali vicende progettuali e costruttive dei due edifici, intimamente legati fra loro. Ne ripercorre inoltre le fasi di abbandono e degrado, di occupazione e parziale riuso che li hanno segnati nel dopoguerra, fornendo un’istantanea sulle sue attuali condizioni e sulle opportunità che una sua più organica riqualificazione, ispirata al modello storico dell’Albergo dei poveri e le spontanee destinazioni d’uso proposte “dal basso,” potrebbe offrire.
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