Oltre la colonia, prima di Mattei. L’Albergo La Meridiana di Edoardo Gellner e il Metodo Montessori
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/16266Parole chiave:
colonia, Albergo Meridiana, Edoardo Gellner, Eni, MontessoriAbstract
Negli anni ferventi di ricerca della felicità e di costruzione di una nuova società, che segnano la metà del Novecento, su un’area prativa fuori Cortina d’Ampezzo nasce una struttura ricettiva poco consueta, l’Albergo La Meridiana. L’originalità è costituita dalla committenza declinata al femminile, dal target su cui si intendeva puntare – l’infanzia, dai 3 ai 14 anni – e soprattutto dalla proposta di una casa a misura dei piccoli ospiti sul modello montessoriano, anziché di una più comune colonia di stampo tradizionale. L’organismo architettonico, affidato a Edoardo Gellner, che se ne occuperà sotto ogni aspetto progettuale, rappresenta non solo una delle prime opere mature dell’architetto ma anche un vero e proprio laboratorio progettuale delle teorie sull’ambiente di cui la pedagogista Maria Montessori aveva scritto a partire dai primi anni del Novecento. L’albergo, inoltre, è un importante luogo di sperimentazione sugli interni che in anni subito successivi porterà alla declinazione – in chiave aziendale – della vacanza dei piccoli, rappresentata dalla Colonia del Villaggio Eni a Borca di Cadore. In dimensioni minori, infatti, il Meridiana anticipa forme architettoniche, spazi e materiali degli interni e metodi costruttivi, contribuendo a modificare irreversibilmente l’approccio sociale e pedagogico all’architettura della colonia.
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