Lezioni spirituali da Anselm Kiefer per una pedagogia dell’architettura
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/14759Parole chiave:
resistenza materiale, immaginazione, linguaggio, spiritualità, rappresentazioneAbstract
Questo articolo esamina le opere e le pratiche spirituali dell'artista tedesco Anselm Kiefer e gli insegnamenti che esse forniscono al pensiero e al fare architettonico in contesti educativi sempre più guidati da un limitato coinvolgimento nell’uso dei materiali durante la progettazione. Considerando le opere, particolarmente emotive, di Kiefer e la loro capacità di parlare di una collettività ampia, il saggio esamina le relazioni tra materiale e spazio, materiale e storia, materiale e linguaggio che emergono nei metodi di lavoro dell'artista come modello per gli architetti che tentano di raggiungere una maggiore consapevolezza spirituale in un mondo secolare. Attraverso le opere e gli spazi osservati durante una visita dell’autore all'ex casa e studio di Kiefer, La Ribaute, il testo analizza come il suo lavoro sia parte di grandi opere paradigmatiche e spirituali della teoria dell’architettura. Mettendo in discussione le pratiche più banali della modernità, il paper offre una riflessione su come gli atti di creazione di Kiefer arricchiscono la nostra comprensione dei processi utilizzati per concepire atmosfere architettoniche che coinvolgono possibilità linguistiche, espressive e spirituali che non sono state considerate in precedenza in relazione al fare rappresentativo.
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