Ipotesi di processo di riuso adattivo e valorizzazione sociale degli immobili ecclesiastici

Autori

  • Francesca Giani Università degli Studi di Roma "La Sapienza”

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/12453

Parole chiave:

valorizzazione immobiliare, riuso adattivo, immobili ecclesiastici, case religiose, valore immateriale

Abstract

In Italia nel prossimo futuro gli immobili ecclesiastici in disuso o abbandonati, e le case religiose in particolare, sono destinati ad aumentare. Papa Francesco ha promosso eventi e testi suggerendo modalità e prospettive di riuso. A seguito dell’analisi di due casi di studio di valorizzazione immobiliare sociale di case religiose – la comunità di famiglie Il chiostro nel convento cappuccino di Cerro Maggiore (Milano) e il progetto FOQUS di Napoli presso l’istituto Montecalvario – si è giunti a formulare un’ipotesi di processo di riuso adattivo nel rispetto della natura dei beni ecclesiastici. Le case religiose oggetto di analisi, ancora di proprietà ecclesiastica, sono gestite da enti del terzo settore con finalità coerenti con quelle della proprietà e rispettano criteri di sostenibilità architettonica, sociale ed economica ai quali si aggiungono quelli di tipo ecclesiale. È opportuno che il riuso adattivo delle case religiose segua i principi dell’economia circolare e della conversione ecologica nel rispetto dell’ambiente e della giustizia sociale invocate dal magistero pontificio e con l’enciclica Laudato si’ in particolare. La valorizzazione immobiliare sociale delle case religiose deve essere un processo sostenibile e coerente con i valori intrinseci del patrimonio ecclesiastico, della dottrina della Chiesa e del bene comune.

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Pubblicato

2021-09-09

Come citare

Giani, F. (2021). Ipotesi di processo di riuso adattivo e valorizzazione sociale degli immobili ecclesiastici. IN_BO. Ricerche E Progetti Per Il Territorio, La Città E l’architettura, 12(6), 108–119. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/12453