Cartoline e recinzioni. Le politiche del decoro tra corpo, mondo e narrazione. Recensione del seminario "Dibattiti Contemporanei. Fare città e politiche della percezione"
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/11627Parole chiave:
architettura ostile, decoro urbano, città punitiva, recinzione percettiva, immagini di cittàAbstract
Il presente articolo ripercorre l’analisi delle politiche del decoro, a partire dal libro Corpi e recinti. Estetica ed economia politica del decoro di Pierpaolo Ascari e dall’intervento Tra decoro e degrado, la fotografia a rischio di Michele Smargiassi, presentati in occasione del Seminario “Dibattiti contemporanei. Fare città e politiche della percezione”, svoltosi il 30 aprile 2020 all’interno del corso di “Estetiche per la città”, tenuto da Andrea Borsari per il corso di laurea in Advanced Design del Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna. Nella prima parte, la funzione assegnata alla dimensione estetica e percettiva nelle politiche del decoro esplora la natura di tale dispositivo di esclusione e assimilazione progressiva dello spazio e dei soggetti che lo abitano, evidenziando la saldatura tra giudizio morale e percezione estetica di ciò che resta fuori dai processi di valorizzazione. Sulla scorta di autori quali Karl Marx e Friedrich Engels, Siegfried Kracauer, Michel Foucault, Frantz Fanon e altri pensatori contemporanei, si esplorano gli effetti che il decoro esercita sulla dialettica corpo/mondo, tra spazializzazione della morale e moralizzazione dello spazio. Nella seconda parte si affronta il rapporto tra produzione del discorso del decoro e narrazione visiva. La fotografia rivendica un rapporto privilegiato e ambiguo con la metropoli, tra rifiuto e celebrazione del paesaggio urbano soggetto a processi di haussmannizzazione. Una rassegna di fotografi esemplifica gli schieramenti e mette in luce le insidie dello schema binario decoro/degrado.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2020 Chiara Finizza, Gianluca Poggi
Questo articolo è soggetto a licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License.