La città ideale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/11626Parole chiave:
città ideale, illustrazione urbana, architettura della città, teoria dell'architetturaAbstract
Una prospettiva popolata di monumenti, dove coabitano architetture iconiche summa di modelli di città progettati, immaginati, talvolta effimeri, spesso auspicati. È un collage di citazioni, prima ancora che di città e architetture, a partire dal formato e dalla rua direita in esplicito dialogo con le tavole umanistiche. La cidade ideal di Ana Aragão evoca i temi portanti della teoria della città. Il rapporto tra modello e architettura è centrale: ogni architettura può essere, in quanto proiezione dell’abitare individuale, sintesi e unità di misura del modello di città, dove distribuzione domestica e infrastruttura urbana coincidono o si sovrappongono. È l’architettura della città. L’illustrazione porta inoltre in evidenza il tema della stratificazione, la compresenza sincronica di modelli elaborati in un arco temporale esteso. Narrazioni giustapposte, in conflitto, che si escludono e si compenetrano. Un tessuto composto di modelli urbani eterogenei per tipologia e cronologia, che appaiono in un continuum a formare la complessità urbana. Vi è infine lo sguardo dell’osservatore, protagonista attivo e passivo della città: è il progettista che attinge a piene mani da un archivio a cielo aperto, lo studente appassionato e stregato dalla diversità, l’urban dweller che la abita senza una necessaria coscienza critica, il turista passeggero e temporaneo. Cosa resta, nel quotidiano, delle narrazioni che supportano o veicolano ideali e modelli?
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