Restauro della chiesa di San Pellegrino e allestimento del deposito dei gessi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1602/11098Parole chiave:
memoria, luce, tempo, contaminazione, arteAbstract
La Chiesa di San Pellegrino nel centro storico di Lucca prende il proprio nome dalla sua posizione lungo Via San Pellegrino, oggi Via Galli Tassi: il percorso più a Nord di accesso alla città di Lucca della Via Francigena. Le uniche fonti storiche rilevate sono le visite pastorali rintracciate presso l’Archivio Storico Diocesano. Ampliata alla metà del XVII secolo con la grande aula voltata, divenne centro di pellegrinaggio e di preghiera per le ricche famiglie del quartiere. Nell’anno 1808 la Chiesa di San Pellegrino fu chiusa al culto. Nel XX secolo fu sede di un’officina organaria e più recentemente divenne un magazzino. La Chiesa versava in uno stato di degrado avanzato, l’obiettivo posto dalla committenza è stato quello di restaurare gli esterni, le coperture e gli interni con l’intento di trasferirvi la collezione di calchi di gesso del Polo Museale Toscano. La collezione è formata da 231 pezzi datati dalla metà XIX sec. alla metà del XX sec. Quando abbiamo visitato per la prima volta la Chiesa siamo rimasti affascinati dalla straordinaria luce naturale che filtrava dalle finestre e metteva in risalto la grande spazialità interna. L’intervento progettuale è stato impostato alla massima economicità e rispetto del manufatto storico, lo spazio è stato riportato all’antico splendore e la luce sia naturale che artificiale è la materia che definisce lo spazio.
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